Arte povera

Sollecitando gli artisti più impegnati nello sviluppo dell' Arte povera, le interviste raccolte da Giovanni Lista – a Pistoletto, a Kounellis, a Paladino, a Boetti – cercano di definire i caratteri specifici di questo movimento dell'arte italiana che, nato alla metà degli anni sessanta del secolo scorso, ha proposto il ritorno a un «grado zero» dell'arte contro i linguaggi tradizionali della produzione artistica e contro la retorica di un' avanguardia ormai compromessa con la società dei consumi. «Rifiutando il mondo della cultura, nel momento in cui esso registrava l'asservimento alle nuove tecnologie e la massificazione dei media,» scrive Giovanni Lista «l'Arte povera ha preconizzato la messinscena del pro¬cesso di creazione, il recupero dei gesti elementari e la manipolazione dei materiali primari. Ogni opera d'Arte povera pone se stessa come emergenza e scoperta, sopprime la ripetitività dello stile e rinnova quindi l'esperienza originaria della creazione.